Il pioniere della Silicon Valley e filantropo Gordon Moore è morto all’età di 94 anni nelle Hawaii[2].

Moore iniziò a lavorare sui semiconduttori negli anni ’50 e fu tra i fondatori della Intel Corporation[1]. Fu lui a prevedere che la potenza di elaborazione dei computer sarebbe raddoppiata ogni anno, successivamente modificato in ogni due anni, un’intuizione nota come Legge di Moore[3].

Questa “legge” divenne la base per l’industria dei processori per computer e influenzò la rivoluzione del PC.

Due decenni prima dell’inizio della rivoluzione informatica, Moore scrisse in un articolo che i circuiti integrati avrebbero portato a “meraviglie come i computer domestici – o almeno terminali collegati a un computer centrale – controlli automatici per automobili e apparecchiature di comunicazione personale portatile”.

Nel suo articolo del 1965, Moore osservò che grazie ai miglioramenti tecnologici il numero di transistor sui microchip era raddoppiato approssimativamente ogni anno dall’invenzione dei circuiti integrati pochi anni prima.

La sua previsione, che questo trend sarebbe continuato, divenne nota come Legge di Moore e spinse i produttori di chip a concentrare le loro ricerche per renderla una realtà.

Dopo la pubblicazione dell’articolo di Moore, i chip di memoria divennero più efficienti e meno costosi a un ritmo esponenziale.

Dopo aver conseguito il dottorato, Moore si unì al laboratorio Fairchild Semiconductor, che produceva transistor e circuiti integrati commercialmente validi.

L’espansione di quella compagnia gettò le basi per la trasformazione della penisola di terra a sud di San Francisco in quella che oggi è conosciuta come Silicon Valley.

Nel 1968, Moore e Robert Noyce lasciarono Fairchild per fondare Intel[3].

Il lavoro di Moore contribuì a guidare un notevole progresso tecnologico in tutto il mondo e permise l’avvento di computer personali e aziende come Apple, Facebook e Google.

“Tutto ciò che cercavo di fare era far passare il messaggio che mettendo sempre più componenti su un chip, avremmo reso tutta l’elettronica più economica”, disse Moore in un’intervista del 2008.

La Intel Corporation ha reso omaggio al suo co-fondatore in un tweet, definendolo una “visionario”[[2](https://www.theverge.com