Davide Nestola, Sales&Business Development Manager N&C e Miriam Mazzucco, Responsabile di vendita N&C, sottolineano l’importanza dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione in sanità.
Evidenziano come l’Internet of Things e l’intelligenza artificiale possano migliorare l’efficienza dei servizi sanitari e ridurre i costi. La telemedicina è fondamentale per monitorare i pazienti da remoto, migliorando la prevenzione e l’efficacia delle cure.
La collaborazione tra pubblico e privato e l’adozione di nuove tecnologie sono essenziali per affrontare le sfide future della sanità.
Innovazione e Futuro della Sanità: Intervista a Davide Nestola e Miriam Mazzucco
In vista della terza edizione degli Open Meeting Grandi Ospedali, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il dottor Davide Nestola e la dottoressa Miriam Mazzucco. L’evento si terrà a Napoli, presso l’ospedale Cardarelli e l’azienda ospedaliera universitaria Federico II, e rappresenta un’occasione di grande rilievo per discutere di innovazione in ambito sanitario.
Per Nestola e Mazzucco, questi incontri sono fondamentali per condividere esperienze e confrontarsi su tematiche cruciali per il settore sanitario. “Rappresenta un’opportunità importante per approfondire argomenti legati alla sanità digitale e illustrare le soluzioni innovative che N&C propone,” afferma Nestola. L’evento consente anche di mettere a fattor comune le esperienze, migliorare le offerte per le aziende sanitarie e, soprattutto, per i pazienti.
Secondo Nestola, è imprescindibile investire in tecnologia, in particolare nell’Internet of Things (IoT) e nell’intelligenza artificiale (AI). Queste tecnologie possono rivoluzionare i processi sanitari, riducendo la distanza tra utenti e fornitori di servizi. “È fondamentale potenziare la prevenzione e la medicina personalizzata,” sottolinea Nestola, evidenziando come strumenti come la telemedicina possano monitorare i pazienti cronici da remoto, migliorando l’efficienza delle cure e riducendo i costi per le strutture sanitarie.
Mazzucco aggiunge che il futuro della sanità passa attraverso la digitalizzazione e l’integrazione territoriale. “Il Covid ha dato una grande spinta all’informatizzazione, ma c’è ancora molto da fare,” afferma. È necessario migliorare l’accessibilità alle strutture sanitarie e personalizzare i servizi, rendendo la vita dei pazienti più confortevole attraverso l’uso di tecnologie avanzate.
Entrambi gli intervistati concordano sull’importanza di una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. “Il cambio di rotta deve essere supportato da un forte input dall’alto,” dice Nestola, evidenziando come il PNRR stia già dando un contributo significativo. Nonostante le sfide, il settore sanitario italiano è considerato uno dei migliori al mondo e ci sono ottime prospettive per il futuro.